L’inchiesta

Ai primi annunci delle Apparizioni il Vescovo di Liegi, Mons. Louis-Joseph Kerkhofs si mostrò dapprima scettico, quasi ostile.

Ben presto, tuttavia, acquisì convinzione profonda del valore intrinseco del messaggio, ma anche della devozione che iniziava a manifestarsi a Banneux, lontana da stravaganze o fanatismi.

Con grande discrezione, nel rispetto della fiducia dei fedeli e della dottrina della Chiesa, istituì una prima Commissione di inchiesta, impegnata in una lunga procedura, poiché non si trattava solo di autorizzare il culto verso la Vergine dei Poveri, ma di analizzare la veridicità dei fatti.

Con rigore teologico e storico, settantatre testimoni sono stati auditi e numerosi esperti (medici, storici, teologi) hanno espresso le loro opinioni.

Tuttavia Mons. Vescovo poté vincere ogni esitazione e superare ogni obiezione grazie al poderoso lavoro di analisi e di critica redatto dal Gesuita René Rutten.

Così, nel 1942 Mons. Kerkhofs si pronunciò favorevolmente in merito al culto ed ai fatti di Banneux, confermandoli nel 1947.

Con la dichiarazione del 22 agosto 1949, come Pastore della Chiesa, Mons. Kerkhofs diede ai fedeli sicurezza in merito alla purezza evangelica del messaggio ed alla realtà degli avvenimenti.

Il rigore della veggente, la sua umiltà e disponibilità, il suo disinteresse, hanno permesso di esprimere un giudizio chiaro: Maria è apparsa a questa ragazza durante l’inverno del 1933 e ci ha indirizzato delle parole, un messaggio, che Mariette Béco ci ha trasmesso fedelmente.